Grande riscontro di pubblico, con corse da Trieste tutte esaurite da settimane, per l’iniziativa “In viaggio per il Friuli Venezia Giulia con l’ETR 252 Arlecchino”, il treno storico simbolo del boom economico degli anni Sessanta che, restaurato e ammodernato, è diventato veicolo per promuovere e valorizzare il trasporto ferroviario anche in ambito turistico.
Il treno è partito ieri alle 8.30 dalla stazione centrale di Trieste, con a bordo l’assessore regionale ai Trasporti, e un tragitto da Udine fino alla stazione di Gemona, dove poi i passeggeri hanno raggiunto San Daniele con un bus navetta incluso nel prezzo del biglietto. Per facilitare il raggiungimento della manifestazione “Aria di Fvg” utilizzando il trasporto pubblico locale, nonché per rendere più sostenibile la mobilità da e verso San Daniele del Friuli, la Regione ha inoltre intensificato le corse del trasporto pubblico locale.
Complessivamente sono stati circa 800 i passeggeri trasportati nelle sei corse (3 di andata e 3 di ritorno e sono state 30 le corse di rinforzo dei servizi Tpl automobilistici da Udine e da Gemona e viceversa.
L’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia si dichiara molto soddisfatta del grande successo di pubblico che sta riscontrando l’iniziativa, su cui è stato investito un ingente sforzo finanziario e organizzativo, ha sottolineato l’esponente dell’Amministrazione regionale, che ha viaggiato con i sindaci di Trieste e San Daniele e gli assessori di Gorizia e Monfalcone fino a Gemona, dove è stato accolto dal primo cittadino del comune pedemontano.
Lo storico elettrotreno “Arlecchino” è stato rimesso su rotaia grazie all’iniziativa della Regione, in collaborazione con i Comuni di San Daniele del Friuli e Gemona del Friuli, Trenitalia e TPL FVG. Lo scopo delle tre corse del treno è quello di promuovere e valorizzare il trasporto ferroviario anche in ambito turistico: l'”Arlecchino” è infatti un ottimo veicolo per raggiungere l’obiettivo perché oltre al valore storico e tecnico ha due comparti panoramici posti in testa e in coda, spazi che consentono ai viaggiatori di poter ammirare in un modo più scenografico il territorio via via attraversato.
All’arrivo alla stazione di Gemona del Friuli e per il rientro alla stessa stazione da San Daniele del Friuli è stato programmato un servizio di navette. Il treno è rimasto visitabile nel corso della sosta a Gemona del Friuli, dalle 13 alle 15 presso il binario 3.
Grazie alla collaborazione dei volontari dell’Associazione Museo-Stazione Trieste Campo Marzio a bordo treno e presso la stazione di Gemona del Friuli sono state fornite ulteriori informazioni di storia e cultura ferroviaria relative alle linee percorse dal treno.
L’elettrotreno della famiglia degli ETR 250, mezzi lussuosi, paragonabili alle Frecce di oggi, è tornato a viaggiare dal 2021: prodotto nel 1960 dalla Ernesto Breda a partire dal più conosciuto Settebello ETR 300, il rapido che collegava Roma e Milano, l’Arlecchino ne ha preso in prestito la foggia che richiamava quella degli aeroplani, la struttura e la livrea.
L’inaugurazione avvenne a Roma il 23 luglio 1960 per le Olimpiadi, ma il primo viaggio fu da Bologna a Venezia. Il design curato, la disposizione delle sedute negli scompartimenti e i colori vivaci degli allestimenti – da cui il soprannome del treno – resero il viaggio su questo mezzo una vera e propria esperienza da vivere.